In Cina, Economia, Politica e Società, Relazioni Internazionali by Gian Luca Atzori 20 Aprile 2022
Allo stesso modo, come riportato da Alessandra Colarizi su China Files, si è registrato un aumento del 30,4% nel commercio tra Russia e Cina, il quale nel primo trimestre ha raggiunto i 38,18 miliardi di dollari. In tutto il 2021, il commercio con Mosca ha superato i $147 miliardi, con i due leader che lo scorso Febbraio, durante le Olimpiadi e prima dell’invasione, si accordarono per giungere a quota 250. Difficilmente sarà possibile. Se da una parte, le autorità russe e cinesi, al fianco di alcuni media occidentali, deducono un vantaggio strategico nella relazione tra i paesi rispetto al conflitto, in realtà, guardando ai dati più nel dettaglio -come anche riportato da Bloomberg- l’export cinese prima dell’invasione era in crescita, mentre ora è crollato del 7,7% rispetto al 2021. Un risultato persino peggiore di Marzo 2020, quando ci fu l’avvento del Covid.
Al contrario, l’importazione di beni dalla Russia è cresciuta del 26,4% nel primo quarto, ma in generale il collasso di diverse filiere ha prodotto un dato negativo nell’import totale in confronto a marzo 2021. Secondo Reuters si tratta di ben 8 punti percentuali in meno di crescita prevista. Analogamente, se l’export russo in Cina è aumentato, nella totalità -e nonostante l’aumento del prezzo dei combustibili fossili- il suo valore è calato dell’8,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Anche le importazioni sono crollate del 16,8%. Il Kiel Institute for the World Economy ha registrato un -70% di container in arrivo sulla costa orientale (Vladivostok) e un -40% su quella occidentale (San Pietroburgo). Si tratta di una dimostrazione concreta di come di fronte ad un Paese sempre più isolato, i cinesi stiano iniziando a pagare per le scelte russe. Una situazione che si dimostra insostenibile già nel breve periodo.
Pechino deve perciò essere sempre più cauta, soprattutto ora che il costo della crisi globale si somma alla situazione interna resa problematica dal Covid. Attualmente un quarto della popolazione, ovvero 373 milioni di persone, sono in lockdown totale o parziale, e si stanno creando tensioni sociali non indifferenti. “Se guardiamo alle province colpite” afferma Rob Subbaraman, capo della ricerca per Asia ex-Japan Economics, “possiamo stimare che coprano il 40% del Pil nazionale”. Il principale centro finanziario del paese, Shanghai, è duramente affetto e la popolazione lamenta persino la scarsità di approvvigionamenti primari. Potenzialmente drammatica anche la situazione per le produzione industriale di Jilin e Guangdong.
Il brusco ritorno della pandemia in Cina è imputato al fatto che la gestione sanitaria di Xi Jinping – caratterizzata da forte isolamento, tracciamento e vaccinazione – non si è mostrata efficace di fronte alle nuove varianti, soprattutto in ambienti a elevata densità demografica. Nonostante il tasso di vaccinazioni sia superiore a quello italiano (88% contro l’84% nostrano), il 12% dei restanti cittadini non vaccinati equivale a più del doppio dell’intera popolazione del Bel Paese ed è composta in buona parte da over-60 (sono 130 milioni i senza dose). Inoltre, Uno studio di Yale ha mostrato una minore efficacia del vaccino domestico, il Sinovac, contro Omicron. Ucraina sanzioni
Tuttavia, al netto di queste considerazioni, Xi Jinping sta continuando a porre in quarantena anche gli asintomatici. Una gestione che, sul New York Times, si è arrivati a paragonare allo spettro di Mao e alle sue grandi battaglie come il “Balzo in Avanti”, in quanto non vuole essere abbandonata perché elemento caratterizzante dell’azione politica di Xi, vantata in ogni ambito della propaganda, al pari del grande rapporto con Putin, che arrivò a definire “migliore amico” nel 2019. Entrambi elementi critici in vista del Congresso autunnale. Non dovrebbero esserci rischi per il terzo mandato del Presidente, ma di sicuro questi avvenimenti non passano inosservati alle dinamiche di Partito e alla sua legittimazione agli occhi della popolazione.
Secondo gli esperti, il lockdown cinese, sommato alla guerra e alle sanzioni, potrebbe colpire tanto duramente il mercato globale “da ridimensionare le crisi vissute nel 2020 e nel 2021”. Ne è convinto Richard Martin, direttore dell’IMA Asia. Il Dragone “rappresenta il 20% della domanda globale, ma il suo ruolo nelle catene di approvvigionamento è persino maggiore”. Buona parte delle merci fabbricate nel mondo hanno componenti che vengono dalla Cina, ovvero il paese che risulta essere il primo esportatore e il secondo importatore al mondo. Di conseguenza, le difficoltà dell’economia cinese rispetto alla crisi ucraina e al Covid potrebbero mettere a serio rischio la ripresa dell’economia globale e la sussistenza delle filiere europee. Ucraina sanzioni
Perciò, la complessità della relazione con la Russia non è più solo politica ma inizia a mostrare i propri limiti sul piano economico e sociale. Soprattutto, se calcoliamo che di fronte ad uno scenario economico che si prospetta disastroso per i mandarini, gli scambi con Mosca -nonostante siano in crescita- corrispondano ad appena un quinto di quelli tra Cina e Ue nello stesso periodo (Q1 2022). Pechino acquista prevalentemente petrolio, gas e materie prime agricole e a sua volta vende componenti elettronici, macchinari e veicoli. Nell’ultimo anno la Cina ha aumentato l’import di gas naturale liquido del 22%, ma il principale fornitore rimane l’Australia. L’invio di armamenti cinesi potrebbe ridimensionare la bilancia ma è stato scoraggiato in più occasioni e comporterebbe un’inversione di tendenza imponente: circa l’80% delle armi importate da Pechino tra il 2017 e il 2021 proveniva infatti da Mosca.
Tuttavia, se da una parte la relazione mostra prospettive poco fiduciose, dall’altra trova respiro nella compattezza dell’alleanza atlantica e nella sua crescente espansione in Europa e Asia orientale. Le portaerei americane tornano nel mar del Giappone (non accadeva da 5 anni) di fronte alla Corea del Nord e sotto la Russia, mentre Finlandia e Svezia fanno passi avanti nell’integrazione militare occidentale, insieme a Tokyo e Seoul che partecipano ad un incontro di alto profilo della Nato.
Come spiegato le scorse settimane su Fanpage.it, potenze come il Giappone non hanno mai siglato la fine della Seconda guerra mondiale con Mosca, e ora si sentono minacciati non più da due, ma da ben tre potenze nucleari confinanti (Cina, Corea del Nord e Russia). Allo stesso modo, i timori di Pechino non sono meno imponenti. Oltre all’impatto delle sanzioni e al timore di un conflitto mondiale, la Cina deve tenere insieme più contraddizioni: gli interessi anti-americani e il rapporto con Mosca; gli investimenti europei sulla Nuova Via della Seta; gli interessi in Africa; la politica di non-ingerenza e la situazione domestica; la crescita delle tensioni nel Mar cinese e le sue rivendicazioni territoriali, che nulla hanno da spartire con quelle russe.
Attualmente, dunque, sono più le divergenze che le affinità, tra Russia e Cina. Tuttavia, come anche emerso dal Summit Cina-Ue, se Bruxelles vuole Pechino più distante da Mosca, deve mostrarsi più indipendente da Washington. Un dilemma geopolitico che di giorno in giorno aumenta la sua complessità in misura inversamente proporzionale al tempo rimasto a disposizione per arginare il dilagare di una crisi che, in termini umanitari e socio-economici, potrebbe seriamente farci rivalutare gli ultimi due anni. Ucraina sanzioni
Classe 1989, Sinologo e giornalista freelance. Collabora con diverse testate nazionali. Ha lavorato per lo sviluppo digitale e internazionale di diverse aziende tra Italia e Cina. Laureato in Lingue e Culture Orientali a La Sapienza, ha perseguito gli studi a Pechino tra la BFSU, la UIBE e la Tsinghua University (Master of Law – LLM). Membro del direttivo di China Files, per cui è responsabile tecnico-amministrativo e autore.
1️⃣ La #rassegnaasiatica di oggi a cura di Lucrezia Goldin e Francesco Mattogno⬇️ • Il Consiglio per i diritti umani dell’#ONU respinge mozione sui diritti umani in #Xinjiang • Strappo tra #Cina e #Usa sulla #CoreadelNord • Cina: il problema #inquinamento si sposta • L’industria cinese dei #semiconduttori continua a crescere. Nonostante le sanzioni USA • #Singapore palcoscenico globale per eventi di lusso • #Taiwan stringe i controlli sugli immigrati da #HongKong • Taiwan in difesa dei chip, ma il #decoupling “non è realistico” • È l’#Asia il continente con più #miliardari al mondo 2️⃣ La rubrica di oggi è #MondoASEAN a cura di Associazione Italia-Asean. @italia_asean nasce nel 2015 e la sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 7 ottobre⬇️ MONDO ASEAN – RIFORMA DEL LAVORO E CODICE PENALE IN INDONESIA Il nuovo codice penale indonesiano è attualmente nella sua bozza definita in parlamento, entrando presumibilmente in vigore prima della fine del mandato di #Jokowi. Poi i semiconduttori in #Vietnam e il design tra #Italia e #Singapore# 3️⃣ L'approfondimento di oggi a cura di Michelle Cabula⬇️ IL PRAGMATISMO DI BOLSONARO PREVALE SULLA RETORICA ANTI-CINESE Quanto ha inciso il fattore #Cina sulla elezioni brasiliane? Questo contenuto è stato realizzato per la newsletter settimanale creata per i nostri sottoscrittori. Per sapere come riceverla: https://www.china-files.com/support/ ?Vuoi leggere gli articoli completi? visita il nostro sito www.china-files.com attraverso il #linkinbio ?? #homepage ...
1️⃣ La #rassegnaasiatica di oggi a cura di Serena Console ⬇️ - Taiwan considererà qualsiasi incursione cinese un “primo attacco” - Douyin interrompe il live streaming in lingua cantonese - In Cina cresce l’industria di bellezza per l’infanzia - L’Asia si arma, decolla l’export militare della Corea del Sud - Myanmar verso le elezioni del 2023 2️⃣ Approfondimento a cura di Lorenzo Lamperti ⬇️ ASIA. Il triangolo Washington-Seul-Tokyo risponde ai missili di Pyongyang. E la regione continua la corsa al riarmo. Sullo sfondo c’è la Cina: la contesa strategica con gli Stati uniti frena il disgelo. 3️⃣ La rubrica Chinoiserie, a cura di Camilla Fatticcioni ⬇️ L’interesse europeo per l’oggettistica e l’arredamento cinese nasce a cavallo tra il XVII ed il XVIII secolo, come conseguenza dell’intensificarsi degli scambi commerciali tra Europa ed Asia. L’impiego di mobili e porcellane cinesi nelle case dell’alta società europea divenne una moda che prese il nome di chinoiserie décor. Chinoiserie, la rubrica sull’arte cinese a cura di Camilla Fatticcioni ?Vuoi leggere gli articoli completi? visita il nostro sito www.china-files.com attraverso il #linkinbio ?? #homepage ...
1️⃣La #rassegnaasiatica di oggi a cura di Sabrina Moles e Alessandra Colarizi⬇️ •#Covid: Ancora caos nel #Xinjiang •Pakistan, l’allarme dell’Onu: “Seconda ondata di morte e distruzione in arrivo” •#Giappone, il figlio del #premier ottiene l’incarico di segretario esecutivo. Ed esplode la polemica • #HongKong, #Pechino chiede le planimetrie degli edifici della diplomazia •Corea del Sud: si schianta missile durante esercitazioni con gli #Usa • #Filippine: ucciso #giornalista che aveva criticato #Marcos 2️⃣ Il primo approfondimento di oggi a cura di Vittoria Mazzieri è un estratto del nostro #ebook dedicato a #Taiwan ⬇️ Il sistema democratico taiwanese ha fatto passi da gigante. Ma conserva ancora qualche problema irrisolto, dalla mancata abolizione della pena di morte alla condizione dei foreign workers. 3️⃣ Il secondo articolo di oggi è a cura di Alessandra Colarizi⬇️ Le Pillole di Isaia Iannaccone nascono con l’intento di superare stereotipi e tesi precostituite, risalendo all’origine di credenze e incomprensioni. Il volume, edito dal Centro MM-Università degli Studi di Trento, raccoglie gli editoriali scritti tra il 2019 e il 2022 per la rubrica PILLOLE DI CINA, e pubblicati su China Files. ?Vuoi leggere gli articoli completi? visita il nostro sito www.china-files.com attraverso il #linkinbio ?? #homepage ...
1️⃣La #rassegnaasiatica di oggi a cura di Sabrina Moles ⬇️ •#GoogleTranslate lascia la #Cina •La #CoreadelNord lancia missile verso il Giappone • #India, al via “Gati Shakti”, lo schema per sostenere lo sviluppo #tech (e contrastare le aziende cinesi) •Cina, la crisi dell’ #immobiliare colpisce il mercato globale del cemento • #Taiwan, arriva la delegazione tedesca • #Usa e #Filippine danno inizio alle esercitazioni militari 2️⃣ Africa rossa è la nuova rubrica a cura di Alessandra Colarizi dedicata ai rapporti tra la Cina e il continente. In questo terzo numero parleremo di ⬇️ •La Global Development Initiative ottiene il battesimo di Guterres •Xue Bing nel Corno d’Africa •I numeri della Belt and Road •Proteste in Uganda contro il parlamento Ue •La diplomazia cinese protagonista dell’ultimo blockbuster in salsa africana •Scalare la catena del valore •Altre notizie in breve 3️⃣ L'approfondimento di oggi a cura di Jada Bai ⬇️ “Come il mitico scimmiotto Sun Wukong – spiega Daniele Brigadoi Cologna – che creò scompiglio (è questo infatti il significato della parola cinese scelta come titolo) nell’empireo cinese, anche noi desideriamo scuotere e provocare, smuovere e sensibilizzare, per essere – insieme – il cambiamento che vorremmo vedere” ?Vuoi leggere gli articoli completi? visita il nostro sito www.china-files.com attraverso il #linkinbio ?? #homepage ...
3️⃣ In collaborazione con @longadvisory ⬇️ DOUYIN, LA NUOVA FRONTIERA DEL MARKETING IN CINA #Douyin ha rivoluzionato la comunicazione digitale ed è oggi una delle app più utilizzate dagli utenti cinesi. Quali opportunità offre per chi desidera entrare nel mercato della Repubblica popolare? Nelle prossime settimane proseguiremo il nostro viaggio nel mondo digitale cinese con approfondimenti dedicati a #Weibo, #Douyin e #Xiaohongshu. Seguiteci! ?Vuoi leggere gli articoli completi? visita il nostro sito www.china-files.com attraverso il #linkinbio ?? #homepage ...
In Cina e Asia – L’ONU respinge mozione sui diritti umani in Xinjiang7 Ottobre 2022 In Cina e Asia – Taiwan considererà qualsiasi incursione cinese un “primo attacco”6 Ottobre 2022 In Cina e Asia – Covid: è ancora caos nel Xinjiang5 Ottobre 2022 In Cina e Asia – Google Translate lascia la Cina4 Ottobre 2022 In Cina e Asia – Ex Ceo di JD patteggia a pochi giorni dal processo per stupro3 Ottobre 2022 In Cina e Asia – Gli Usa lanciano la prima strategia per il Pacifico30 Settembre 2022
APS CHINA FILES Largo L. Fregoli, n. 8, ROMA, 00197 CF: 96457990586 P.IVA: 15920821004 chinafiles@pec.it redazione.chinafiles@gmail.com