Effetto attesa incentivi e difficoltà di approvvigionamento frenano il pieno potenziale di un mercato che rimane comunque vitale, bene anche l’elettrico (+39,1%)
Il T-Max della Yamaha (nella foto d'apertura) è stato il modello a due ruote più venduto in Italia nel mese di maggio, nell’ambito di un mercato afflitto da diverse problematiche ma comunque attivo.
Il T-Max 1° in classifica? Ma davvero? Non ce ne vogliano quelli della Yamaha, ma per la tipologia e il prezzo di questo particolare modello, non ci saremmo aspettati un exploit del genere. E allora ci tornano alla mente le parole dei tanti responsabili delle case motociclistiche con i quali abbiamo parlato in questi giorni.
Tutti ammettono di avere problemi di disponibilità di veicoli. Per una serie di motivi, a cominciare dalla carenza di componenti necessari per il montaggio. Ci sono la crisi dei microchip e quella dei container, di cui abbiamo parlato già su queste pagine. Poi c’è la guerra, con l’Ucraina che era un forte produttore di cablaggi elettrici. E poi c’è il Covid, con chiusure a macchia di leopardo nel mondo. E la globalizzazione, che fa si che per montare una moto servano dei componenti oggi prodotti in Cina, tanto per fare un esempio. Solo che oggi molti porti cinesi sono chiusi di nuovo per Covid. Ecco le tante ragioni di una tempesta perfetta, che ha fatto sì che gli appassionati quando entrano in concessionaria finiscono per comprare quello che che è disponibile. Perché sono molte le case che non consegnano da tempo. E qualcuna starebbe già prendendo ordini dal 2023.
In tutto questo ci sono altri costruttori che invece riescono a produrre e a rendere disponibili in Europa i loro veicoli. Sono quelli che troviamo in testa alle classifiche di vendita. Serve ricordare che la Benelli TRK 502 è ancora la moto più venduta nei primi 5 mesi dell’anno? E che nello stesso periodo la palma del mezzo più venduto spetta allo scooter Honda SH 125? No, questo probabilmente lo sapete già.
Quello che potreste non aver notato è che la Yamaha Ténéré 700 continua la sua scalata delle classifiche (ora è terza nel periodo gennaio-maggio), davanti alla Ducati Multistrada V4. E 7a è la Moto Guzzi V7, davanti di un’incollatura alla Keeway RKF 125, che è di gran lunga la moto 125 più desiderata dai ragazzi. Da segnalare l’11° posto della Royal Enfield Meteor 350.
“Il mercato mantiene sostanzialmente la vitalità che si è innescata dal 2020, sebbene il suo pieno potenziale sia ancora frenato dalle difficoltà globali di approvvigionamento. A questo si è aggiunto, nelle ultime settimane, anche il distorsivo effetto attesa degli incentivi governativi per l’acquisto di veicoli con motore termico, la cui dotazione è stata tra l’altro esaurita in poche ore all’apertura del 25 maggio scorso”. È quanto ha dichiarato Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), commentando i dati diffusi in serata dall’associazione sulle immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori del mese di maggio, che segnano una flessione complessiva dello 0,7% sullo stesso mese dell’anno scorso.
Il quinto mese dell'anno chiude in pari rispetto allo stesso periodo del 2021: il mercato (immatricolato + ciclomotori) mette in strada 38.338 veicoli, corrispondenti a una flessione dello 0,7%.
Nel dettaglio, i ciclomotori fanno segnare il risultato migliore, con una crescita del 6,3% e 2.067 mezzi registrati. Seguono le moto, con 16.336 veicoli targati e un incremento dell'1,3% su maggio 2021. Chiudono gli scooter, che per il quarto mese consecutivo registrano un risultato negativo, con una flessione del 3%, pari a 19.935 veicoli venduti.
Recupera qualche decimale il cumulato annuo, con una flessione del 2,1% e 131.932 mezzi immessi sul mercato. In territorio negativo solo gli scooter, che registrano 60.873 veicoli pari a un calo del 12,3%. Bene invece le moto, con una crescita dell'8,7% e 63.019 veicoli targati. Ottima la performance dei ciclomotori, che fanno segnare una crescita del 9,1% a fronte di 8.040 mezzi registrati.
Prosegue vigorosa la spinta degli elettrici, che mettono in strada 1.261 mezzi e crescono del 39,1% rispetto allo stesso mese del 2021. Rimane positivo anche il bilancio dell'anno con 5.610 veicoli venduti, pari a un incremento del 54,8%.
Per questo segmento sono ancora attivi gli incentivi statali, che prevedono contributi fino a un massimo di 3.000 euro senza veicolo da rottamare e fino a 4.000 euro a fronte di una rottamazione di un mezzo con una classificazione ambientale fino a Euro 3.
L’Italia è ancora il paese europeo nel quale si vendono più mezzi a due ruote, sebbene sia anche l’unico fra i primi 5 ad accusare una flessione delle vendite; contro le forti percentuali di crescita degli altri.
Lo scrive l’Acem, l’Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli, che ha diffuso i dati del primo trimestre 2022 relativamente a Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito.
Messi assieme questi cinque paesi hanno registrato un aumento del 14,6% (226.793 unità) nei primi tre mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.
In dettaglio, il Regno Unito ha segnato una crescita del 56,4% (27.807 moto immatricolate), la Germania del 30,4% (54.106 pezzi), la Spagna del 16,3% (38.922 unità), e la Francia del 2,3% (45.702). In Italia invece in quel periodo le immatricolazioni di moto sono rimaste stabili, con un -0,4%, ma un totale di 60.256 unità.
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