Manutenzione delle macchine e verifiche: come garantire, nel tempo, la sicurezza - TCE Magazine

2022-10-16 07:37:43 By : Mr. Yan LIU

Al datore di lavoro compete la redazione del DVR, oltre che di un programma di adeguamento per le situazioni che comportano un rischio significativo e migliorabile. E sempre a lui spetta anche il compito di garantire il mantenimento nel tempo di macchine ed impianti in modo che non abbiano a perdere i requisiti di adeguatezza certificati dal costruttore.

A ricordare, in questi termini, l’importanza della gestione della sicurezza delle macchine nel tempo e a fornire informazioni sulla manutenzione e la prevenzione degli infortuni è il documento “ Utilizzo in sicurezza delle macchine. Guida per le imprese” prodotto dall’ ATS Brianza. All’interno di questo documento si parla infatti della sicurezza delle macchine in relazione all’importanza della manutenzione ordinaria e straordinaria e della verifica dei dispositivi di sicurezza.

La manutenzione è definita dalla UNI EN 13306:2018, come “combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, durante il ciclo di vita di un’entità’ destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta’. E sottolinea che queste attività necessarie per garantire nel tempo il permanere delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, “necessitano della registrazione dei controlli effettuati e dei loro esiti in modo da permettere l’adozione dei correttivi necessari”.

Si indica poi che la manutenzione non è più da intendersi come avveniva in passato in una riparazione quando si verifica un guasto ma è da considerarsi una attività assai più complessa, che prevede interventi anche di ordine preventivo e periodico e che impone un’attenzione specifica alla formazione ed alle competenze dei lavoratori stessi.

Tuttavia molte volte accade che la manutenzione di macchine e impianti sia effettuata in maniera superficiale o non sia eseguita affatto. Succede così che i macchinari, nel corso del tempo, perdono in efficienza e sono soggetti a rotture improvvise che, oltre a creare fermi di produzione, possono mettere a rischio la salute e la vita degli operatori.

Il documento ricorda che la più importante distinzione tra le tipologie di manutenzione è quella tra manutenzione ordinaria e straordinaria.

La manutenzione ordinaria “riguarda attività regolari o ripetute di manutenzione preventiva elementare”. Questi interventi “sono necessari a mantenere l’integrità originaria del bene, mantenere o ripristinare la sua efficienza, contenere il normale degrado d’uso, garantire la sua vita utile e far fronte ad eventi accidentali”.

Interventi di questo tipo sono richiesti:

La manutenzione straordinaria comprende, invece, interventi d’elevato costo, in confronto al valore di rimpiazzo del bene e ai costi annuali di manutenzione ordinaria dello stesso. Questi interventi possono prolungare la vita utile e ottimizzare l’efficienza, l’affidabilità, la produttività, la manutenibilità e non comportano variazioni di destinazioni d’uso del bene.

La manutenzione straordinaria, secondo il documento di ATS Brianza è “l’insieme delle azioni migliorative, preventive rilevanti (quali ad esempio le revisioni) ed in taluni casi anche correttive (quando l’intervento correttivo aumenta in modo significativo il valore residuo e/o la longevità del sistema) il cui scopo non è dettato da un’esigenza impellente di ripristinare il livello ottimale di funzionamento, ma piuttosto da una gestione economica, nel tempo, del sistema mantenuto”.

In relazione alla gestione della sicurezza delle macchine nel tempo, il documento si sofferma anche sulla verifica dei dispositivi di sicurezza installati sulle macchine.

Le verifiche di base devono contemplare almeno:

Tutte le operazioni “devono essere effettuate in condizioni di sicurezza per i lavoratori” e le situazioni non conformi “devono essere comunicate attraverso la scala gerarchica al datore di lavoro affinché possa provvedere al ripristino delle condizioni di sicurezza. Qualora la non conformità sia di pregiudizio per la sicurezza dei lavoratori, la macchina non potrà essere utilizzata fino all’adozione delle misure necessarie atte ad eliminarla”.

Infine, in merito alla gestione nel tempo della sicurezza delle macchine il documento si sofferma anche su altri argomenti, quali: