Un ambiente creativo e stimolante in cui vivere e lavorare, che rispecchia la visione dell’artista di fama internazionale Danh Vo e dello studio che lo ha aiutato a realizzarla, Heim Balp Arkitekten
Il restauro di un complesso rurale appartenente a una fattoria del diciottesimo secolo è l’ultima sfida portata a termine da Heim Balp Architekten, in collaborazione con l’artista e committente Danh Vo. È la Gutshof Güldenhof, situata a Stechlin, un piccolo comune del Brandeburgo di circa mille abitanti. Lo studio di architettura berlinese, fondato nel 2006 da Michael Heim e Pietro Balp, ha avviato l’opera di ristrutturazione nel 2017, lavorando su un’area di oltre 5000 metri quadrati.
L’approccio al recupero degli edifici presenti nell’area è stato improntato alla creazione di ambienti interconnessi, per favorirne la fruizione da parte delle venti persone che li abitano. Sono stati privilegiati gli spazi comuni allo scopo di agevolare lo scambio sociale, culturale e artistico. I muri degli edifici sono quelli originali, mentre il tetto e le facciate sono state completamente rifatte. Per la facciata principale è stato scelto il nero, con l’esplicito intento di creare un aperto contrasto tra il nuovo e il vecchio, tra gli elementi di rinnovamento e la struttura originale antica, tipico marchio di fabbrica di Heim Balp Architekten.
Il cuore vitale dell'ex fattoria è caratterizzato dall’edificio principale, che in origine era adibito al soggiorno dei lavoratori della fattoria. La struttura è composta da un corpo centrale e da due ali laterali. Dall’ingresso si accede a un’ampia cucina condivisa, con una libreria e un locale lavanderia adiacenti. Le camere da letto sono nella parte est, mentre l’ala ovest è uno studio dal soffitto altissimo, ottenuto dalla demolizione del secondo piano, per creare un ambiente unico di ampio respiro, dove svetta in posizione centrale, una stufa imponente di quattro metri per cinque.
Il puzzle di materiali – tra pietra, legno, mattoni e metallo – e il gioco di volumi creano all’interno della struttura un ambiente aperto allo scambio, stimolante, legato alla natura lussureggiante che lo circonda e lo penetra. A nord, le vecchie stalle sono state trasformate in una serra parzialmente coperta, dove la luce filtrata dai pannelli in policarbonato del tetto e la distinzione labile tra interno e esterno, danno l’impressione che la natura si sia riappropriata dell’edificio. Completano l’insieme i due granai, situati a est e a ovest della casa principale, e adibiti a magazzino di materiali e a spazio espositivo.