Il batterio listeria anche nei tramezzini di salmone: le regole per evitare i rischi- Corriere.it

2022-10-08 18:33:38 By : Mr. Jason Bu

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Disposto il ritiro di due lotti del marchio «Allegri Sapori» che vanno riportati in negozio. Dopo i wurstel arriva una nuova allerta su cibi che potrebbero causare listeriosi. Come limitare i rischi e quali sono i sintomi

Dopo i wurstel, il cui consumo crudo ha causato casi di listeriosi, e potrebbe essere la causa di morte di un anziano ad Alessandria, arriva ora una nuova allerta riguardo a confezioni di tramezzini al salmone e maionese del marchio «Allegri Sapori». L’azienda ha infatti disposto il richiamo dal mercato dei lotti del prodotto n. 22952 1 e n. 22952 2, segnalando - come si legge sul sito del ministero della Salute - di aver trovato la «presenza di Listeria monocytogenes». Da qui la raccomandazione ai consumatori «di non consumare il prodotto, di riportarlo al punto vendita per rimborso o sostituzione entro il 10/10/2022. Negli ultimi mesi sono quattro i decessi che sembrano essere collegati alla listeriosi e almeno 66 le persone finite in ospedale intossicate dal batterio . Ora con gli ultimi alert del ministero della Salute che ha disposto il ritiro precauzionale di alcuni alimenti la listeriosi torna a far paura

La listeria monocytogenes , il batterio responsabile della listeriosi è presente in natura: in acqua, nelle piante negli animali come bovini, caprini e ovini che possono essere portatori del batterio. Il modo preciso in cui l’uomo si infetta non è chiaro e il batterio può penetrare nell’organismo per inalazione, o per ingestione di cibo contaminato . La listeria tende infatti a proliferare negli alimenti, soprattutto quelli freschi ma allo stesso tempo può sopravvivere sulle superfici con cui vengono a contatto gli alimenti contaminati come ad esempio contenitori, taglieri, posate. Latte, verdura, formaggi molli, carni o pesce poco cotti, insaccati poco stagionati sono gli alimenti più a rischio .

Il batterio sopravvive anche in frigorifero

Il batterio tollera tra l’altro gli ambienti salati e le basse temperature per questo può sopravvivere anche in frigorifero , a temperature di 2° e 4° . La refrigerazione a cui vengono conservati gli alimenti non ne contrasta la moltiplicazione e neppure l’esiccamento. Il batterio viene invece inattivato con la cottura dell’alimento a 72° per almeno 15 secondi .

Il vademecum per evitare i rischi

Cosa fare per evitare i rischi che possono arrivare dagli alimenti? -Rispettare la data di scadenza - Mantenere una temperatura del frigorifero inferiore ai 5° - Tenere separati i cibi crudi (le carni e le verdure) da quelli cotti o pronti da consumare, conservati in contenitori separati - Lavare le verdure da consumare crude molto bene - Non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta- Cuocere i cibi in modo appropriato - Non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumarsi previa cottura (in caso contrario conservarli in frigo e riscaldarli prima del consumo) - Evitare di far mangiare carne e pesce crudo a bambini piccoli - Lavarsi molto bene le mani quando si maneggiano cibi

Raramente adulti e bambini sani sviluppano una malattia grave anche se in modo sporadico possono essere infettati. Più a rischio donne in gravidanza, immunodepressi, soggetti fragili. I sintomi variano in base alla dose di batterio con cui si è avuto contatto e dallo stato di salute del soggetto. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto. Nei casi più gravi si arriva alla morte.

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