La squadra di Tolentino popolare presentata ieri
«Abbiamo costruito una squadra che rappresenta quelle che sono le anime di questa città: l’impresa, gli artigiani, i commercianti. Siamo qui per rappresentare coloro che danno una spinta alla città con obiettivi concreti, raggiungibili e misurabili, con una visione data da una cultura della costruzione della Tolentino del futuro. Siamo volti alla proposta, non alla protesta». E’ questa l’essenza della civica Tolentino Popolare che ieri sera ha svelato la sua lista a sostegno di Mauro Sclavi sindaco e presentato parte delle 22 pagine di proposte del programma correlato da un disegno progettuale che punta sul recupero della vecchia sede dei Licei in piazza dell’Unità come per il rilancio del centro storico.
Alessia Pupo e Mauro Sclavi
Quindici i candidati: Alessandro Massi Gentiloni Silverj, 34 anni, libero professionista esperto di finanza agevolata ed europrogettazione e Alessia Pupo, 49 anni, avvocato entrambi capolista e ex assessori, Mirko Angelelli, 46 anni, autista di autobus, Alessandra Aramini, 36 anni, massofisioterapista, Morena Beribé, 46 anni, impiegata, Fabio Borgiani, 43 anni, impiegato, Samantha Casali, 35 anni, storica d’arte, Alessandro Dignani, 48 anni, allenatore di nuoto e pallanuoto, Alessio Ferri, 35 anni, imprenditore, Ioseph Rogante, 49 anni, agente di commercio, Fabiano Gobbi, 57 anni, imprenditore, Benedetta Lancioni, 30 anni, assistente sociale, Fabio Montemarani, 44 anni, impiegato presso istituto di credito, Julian Luciano Sciretta, 31 anni, imprenditore. La progettualità e le idee divise per argomenti e contenute nel programma è stata spiegata da ognuno dei candidati partendo dai due capolista Massi e Pupo. «Ci siamo uniti attorno a Mauro Sclavi come una grande famiglia perché incarna lo spirito di cultura, ascolto, capacità dialettica e tanta concretezza. A noi interessano le persone, non le appartenenze politiche – ha esordito Massi sottolineando come l’intero progetto sia basato sulle competenze – ecco il programma che Tolentino Popolare ha presentato alla coalizione: sono esattamente 22 pagine di proposte per la Tolentino del futuro, questo per rispondere a chi ci accusa di candidarci contro e non per Tolentino». Centro storico, scuola, lavoro, cultura, turismo, sport e ambiente, questi i macrotemi del programma della lista confluito poi in quello della coalizione.
Per quanto riguarda la scuola, per Tolentino Popolare, è fondamentale il recupero del piano superiore della Don Bosco da destinarsi, come fase transitoria, ai Licei che sono attualmente nei locali della ex Quadrilatero in attesa del campus. «Con dei tecnici ci siamo accertati che si può fare; ci sono dei costi chiaramente, ma con la buona volontà del Comune e di qualche privato si può fare e utilizzarlo temporaneamente e in sicurezza per i ragazzi del Liceo – ha spiegato Massi – avrebbero una palestra rifatta nel 2014, un giardino con pista di atletica e un campetto e per gli anni che rimangono fino alla realizzazione del campus vivrebbero in condizioni di scuola. Nel nostro piano, successivamente, la Don Bosco sarebbe una scuola elementare che ospiterebbe la Don Bosco e il Bezzi e l’edificio delle ex Pie Venerini, che beneficia di un contributo, sarebbe destinato all’infanzia». Agganciato al tema scuola quello del rilancio del centro storico. «I Licei andranno al campus; il vecchio edificio dei Licei per noi è strategico – ha proseguito l’ex assessore mostrando ai presenti un progetto che vedrebbe il recupero della struttura come fulcro sociale per ritrovare il senso di comunità – la nostra idea è che questo dovrà essere un punto per il ritrovo dei tolentinati; è necessario che questa struttura venga rivista. La pensiamo aperta: il muro di via Parisani dovrebbe andare via, diventerebbe un passaggio tra piazza dell’Unità e Piccinini, un luogo con spazi per i giovani e le associazioni. Al piano superiore vorremmo degli spazi commerciali, non negozi perché il centro ha già i suoi validissimi commercianti che vanno supportati, qui pensiamo delle attività per i giovani, con botteghe del terzo settore, delle aule didattiche, coworking e spazi multimediali per la cultura. E poi, via san Nicola che scende fino alla Porta del Ponte e tutto il Fondaccio, potrebbe essere la via destinata al divertimento per il centro storico».
L’intervento di Alessia Pupo
L’altra capolista Alessia Pupo ha aggiunto «ci proponiamo come la casa dei moderati portando avanti un progetto civico di cambiamento con una squadra coesa basata sulle competenze» per poi approfondire altre tematiche del programma. «Vogliamo che Tolentino torni a essere un polo attrattivo dal punto di vista culturale, turistico e industriale sfruttando la sua posizione baricentrica e l’asse viario della Quadrilatero. Puntiamo sul lavoro, sui giovani, a valorizzare quello che ci rende unici nel panorama italiano. Tolentino si trova nell’area di crisi industriale complessa del fermano-maceratese e si trova nell’area sismica del cratere. Quindi, chi vuole investire sulla nostra città avrà la possibilità di un regime agevolativo con bandi a fondo». Ha poi evidenziato l’importanza della cultura e il turismo come volano per la ripresa. «Tolentino ha un museo, quello della Caricatura, unico in Italia, ci dobbiamo puntare di più. Sfruttando l’asse della Quadrilatero abbiamo tante possibilità di turismo, però dobbiamo creare un marketing territoriale facendo rete. Vorremmo rivedere il centro storico con il Piano speciale per la ricostruzione che prevede interventi mirati, dobbiamo creare una cornice dove le persone possano vivere e lavorare meglio e renderlo più attrattivo partendo anche dal piano parcheggi che va rivisto». A conclusione del suo intervento è tornata sul disagio dei ragazzi delle superiori che vanno a scuola nelle sede temporanea dell’ex Quadrilatero «dobbiamo aiutare i ragazzi non solo per la sede provvisoria in attesa del campus, ma anche per il problema del trasporto urbano e extraurbano». Il candidato Fabiano Gobbi ha proseguito «stiamo lavorando a progetti che ci porteranno al di la di Tolentino con marchi strategici». Per Mirko Angelelli è fondamentale riportare in consiglio comunale, senza diritto di voto, i comitati di quartiere. Morena Beribè ha sottolineato la volontà di portare più spazi verdi. Fabio Borgiani ha proposto, per il centro storico, un’area totalmente pedonale concordata con commercianti e cittadini. Samantha Casali ha aggiunto l’importanza di valorizzare il patrimonio storico di Tolentino. Alessandro Dignani ha proposto l’idea di costruire una piscina di 50 metri coperta che diventerebbe una struttura territoriale di sistema fruibile da Marche e Umbria grazie alle Quadrilatero (l’unica nel raggio è a Pesaro) dove si allenerebbero la grandi squadre e la cui sostenibilità potrebbe essere garantita da un ostello sportivo, oltre al recupero della pista di pattinaggio che potrebbe diventare una pista per le bmx o per lo skate. Alessio Ferri ha spiegato come la sua figura potrebbe apportare un contributo tecnico in ambito urbanistico. Ioseph Fogante ha sottolineato di essersi messo in gioco con Tolentino Popolare a sostegno di Mauro Scalvi, dopo un’esperienza non positiva da consigliere nel primo mandato Pezzanesi. Benedetta Lancioni ha spiegato come nella sua idea ci sia quella di portare la sperimentazione di un asilo assieme agli anziani. Fabio Montemarani ha puntato sul bisogno del cambiamento attraverso coinvolgimento dei giovani. Julian Luciano Sciretta ha puntato sull’inclusione di due categorie: i giovani e gli stranieri. Antonio Trombetta è tornato sulla necessita di creare aree verdi a disposizione dei quartieri sottolineando l’importanza dell’ambiente.
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