Domenica 9 ottobre è tornato il tradizionale open day di Asda Speranza, che negli ultimi tempi non era più stato organizzato a causa della pandemia. Si è tenuto nella sede di via Palestro 16 a Busto Arsizio, con una mostra mercato di oggettistica. La cooperativa sociale che aiuta le persone con disabilità ha colto l’occasione per far conoscere la loro attività.

Sono stati esposti i prodotti di cartonaggio – contenitori, scatole, planner e tanto altro – e gli articoli per ufficio realizzati dai nove ragazzi che lavorano nel laboratorio artigianale. Erano presenti anche oggetti realizzati con tessuti africani e altri a tema natalizio. Esiste una sezione dedicata a ricorrenze e cerimonie – battesimi, cresime, matrimoni – con bomboniere, partecipazioni e libretti per la messa. Tutti gli oggetti sono realizzati a mano, e possono essere personalizzati su richiesta.

Il presidente Ercole Milani parla dell’open day: «È il giorno in cui invitiamo la cittadinanza a venire per vedere tutto quello che viene prodotto dai ragazzi. È anche un invito a darci una mano, comprando gli oggetti esposti, perché purtroppo anche per noi i costi sono aumentati».

Il ricavato della giornata servirà per sostenere le attività della cooperativa. Anche una visita senza acquisti, però, è stata apprezzata. Una gratificazione per i ragazzi che lavorano nel laboratorio artigianale e per i volontari. Hanno partecipato all’evento anche il sindaco Emanuele Antonelli e monsignor Severino Pagani, prevosto della città.

È stata un’occasione per trovare tante idee regalo, ma anche per aiutare lo svolgimento di tutte le attività, che sono molto importanti per le persone con disabilità. Le aiutano a relazionarsi con gli altri e a sentirsi parte di un gruppo.

«Mi piace moltissimo. Mi ha aiutato tantissimo anche nei mesi in cui eravamo a casa perché c’era il Covid», racconta Davide Smaltini, entrato nel gruppo di lavoro dell’Asda da 22 anni.

«È un’attività che aiuta, sia a livello lavorativo sia per le conoscenze», aggiunge Tamara Lombardi, che si è unita nel 2002. Ha deciso di frequentare la cooperativa grazie ad una'amica, e ora non vuole più lasciarla. Insieme ai volontari, ha conosciuto il mondo del cartonaggio, e ora si è appassionata. Continua Tamara: «Non ho fatto fatica. Mi è piaciuto fin da subito».

Si dice contento della giornata anche Marco Lamperti, che ha conosciuto l’associazione subito dopo aver frequentato la scuola media: «Sono contento dell’open day perché voglio che le persone conoscano le nostre attività», afferma.

Chi si fosse perso l’open day, è calorosamente invitato dai ragazzi e dai volontari a recarsi alla cooperativa, in via Palestro 16, negli orari di apertura: da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.

Conclude Ercole Milani: «Mi ispiro al motto del Lions Club: “We serve”, ossia “noi siamo a servizio”. Aiutare le persone con disabilità è il mio modo di rendere alla comunità quello che ho avuto. È una soddisfazione personale. Vederli sorridere è il miglio compenso che io possa avere».

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