Come aiutare l'Ucraina: dall'invio di donazioni all'ospitalità per i profughi | Sky TG24

2022-10-15 08:40:16 By : Ms. Rebecca SUN

Si può dare una mano a distanza alle persone costrette a lasciare le loro case e a proteggersi dai bombardamenti, ma anche ai soldati dell’esercito ucraino. Si possono donare cibo, vestiti invernali per proteggersi dal freddo, kit medici per la prima assistenza, protezioni come giubbotti e caschi

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, a seguito dell’invasione russa, milioni di cittadini si trovano in difficoltà. Ci sono donne, bambini e anziani costretti a lasciare le loro case e a proteggersi dai bombardamenti che hanno bisogno di assistenza medica, cibo e kit invernali per proteggersi dal freddo. Si possono aiutare anche i soldati dell’esercito ucraino, che ha arruolato tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni, donando cibo e kit medici ma anche protezioni come giubbotti e caschi. Ecco una lista di associazioni alle quali si può donare: le informazioni si trovano nei siti internet di riferimento (LA DIRETTA - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO).

Italia Non Profit è un portale che mette in connessione chi vuole donare con le varie realtà che chiedono aiuto. Per l’Ucraina, come per la pandemia, è stato ideato un portale dove i cittadini possono trovare tutto il necessario per attivarsi per donazioni, volontariato e accoglienza. L’iniziativa si chiama “Emergenza Ucraina: come aiutare” ed è una piattaforma che raccoglie tutte le iniziative di solidarietà legate all’emergenza umanitaria in Ucraina. Uno spazio di orientamento per tutte quelle persone che vorrebbero compiere un gesto – anche piccolo – ma non sanno da dove partire e cercano un punto di riferimento. Dal menù è possibile consultare e scegliere gli enti attivi nell’emergenza a cui donare tramite raccolta fondi, le iniziative di volontariato per cui attivarsi (in persona o digitalmente), le raccolte di beni fisici a cui aderire (raccolta di indumenti, medicinali, derrate alimentari), le possibilità di candidarsi alla rete di ospitalità per i profughi. Allo stesso modo, le organizzazioni non profit avranno la possibilità di segnalare i propri progetti e le proprie raccolte fondi, aumentandone così la visibilità e le possibilità di successo. Anche le aziende potranno dare riprova del loro impegno in attività di CSR a sostegno di questa causa attraverso l’inserimento in piattaforma. La piattaforma darà anche la possibilità a chiunque di segnalare iniziative valide.

Razom per l’Ucraina è un’organizzazione di beneficenza fondata nel 2014. Sostiene la popolazione ucraina in difficoltà. United Help Ukraine distribuisce donazioni, forniture mediche e cibo ai rifugiati ucraini, alle persone sul campo in Ucraina. Sostiene le famiglie ucraine che hanno perso soldati a causa della guerra. Sunflower of Peace mira anche a fornire kit di pronto soccorso ai paramedici e ai medici in prima linea.

L'organizzazione di beneficenza Phoenix Wings fornisce all'esercito ucraino l'assistenza necessaria per quanto riguarda l'equipaggiamento e le uniformi, le protezioni personali (giubbotti, caschi), kit di pronto soccorso e riparazione degli edifici utilizzati dall'esercito. Revived Soldiers Ukraine è un’organizzazione no-profit che fornisce assistenza medica ai soldati ucraini e fornisce supporto alle loro famiglie.

Voices of Children aiuta a fornire supporto psicologico e psicosociale ai bambini ucraini colpiti da conflitti armati. Unicef ​​e Save the children fornisce aiuti umanitari essenziali ai bambini e alle loro famiglie, come kit per superare l'inverno, cibo, vestiti, assistenza medica.

Per supportare i giornalisti in Ucraina si può donare a The Kyiv Independent , il giornale indipendente ucraino disponibile anche in lingua inglese.

La piattaforma statunitense di affitti turistici Airbnb ha annunciato che offrirà gratuitamente alloggi a breve termine a 100mila cittadini ucraini in fuga dall'invasione russa. I soggiorni saranno finanziati dall'azienda, dai donatori di un fondo Airbnb per i rifugiati e dagli host. Airbnb ha anche detto che sta lavorando con i governi di diversi Paesi europei per ospitare i rifugiati ucraini, anche per soggiorni a termine lungo.

La Croce Rossa Italiana ha lanciato una raccolta fondi per il sostegno della popolazione ucraina. Mancanza di acqua, cibo, elettricità e assistenza sanitaria colpiscono centinaia di migliaia di persone. Necessarie la fornitura di beni di prima necessità, la riparazione di sistemi idrici e l’erogazione di forniture essenziali per gli ospedali.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, oppure tramite una donazione on-line tramite il sito della Caritas, o con bonifico bancario (causale "Europa/Ucraina").

A Milano risiede la più grande comunità ucraina d’Italia, circa 20mila persone. Anche da qui si sono subito organizzate raccolte per inviare aiuti umanitari in Ucraina. In via Meda 50 c’è un punto di raccolta alla Chiesa Santi Giacomo e Giovanni: venerdì 4 marzo partirà un mezzo con aiuti da consegnare al confine est Romania per supportare il gruppo di volontari “Clean Busters”. Si raccolgono prodotti di primo soccorso, prodotti per l’igiene, prodotti di pulizia, cerotti, disinfettanti, coperte, abiti pesanti, pannolini per bambini, assorbenti donna, bagnoschiuma, carta igienica, detersivi in polvere in confezione piccola, prodotti in scatola come fagioli, marmellata, riso, pasta, zucchero, te nero, caffè solubile, giochi per bimbi di piccole dimensioni, acqua in confezioni da 500 ml. Anche l’associazione “Regala un sorriso” è operativa su Milano, dove sta raccogliendo aiuti da inviare in Ucraina. È attiva da quasi vent'anni per l'infanzia ucraina, con un orfanotrofio a Gorodna (regione di Chernihiv), un orfanotrofio a Udaizi e una casa-famiglia. Tra i prodotti più necessari ci sono antibiotici, antiinfiammatori e cibo in scatola. È possibile mettersi in contatto con l’associazione tramite la pagina Facebook.

Lo stop alle esportazioni dai Paesi dell'Est Europa di prodotti largamente utilizzati nel settore alimentare rischia di avere effetti a catena su tutta la filiera. Rischi che aumentano con il caro benzina, contro cui scioperano pescherecci e autotrasportatori

Beni alimentari che potrebbero mancare, prezzi alle stelle per quelli che si continueranno a trovare. È allarme per le conseguenze che il conflitto tra Russia e Ucraina sta portando con sé, anche nel settore del cibo. Unendo la carenza di materie prime fondamentali per l’industria alimentare e il rincaro energetico, la preoccupazione che salti la catena di approvvigionamento italiana e che gli scaffali dei supermercati rimangano vuoti cresce sempre di più

I primi 15 giorni di conflitto tra Russia e Ucraina, e la crisi energetica già in corso che la guerra ha peggiorato, hanno messo sotto scacco l’agroalimentare italiano. Il mercato rischia di finire al palo, tra il blocco delle forniture cerealicole e di olio di girasole

Entro la fine del mese, avverte Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia), le scorte di olio estratto dai semi di girasole potrebbero arrivare a zero. La questione non è irrilevante. Molti prodotti sono processati con olio di semi di girasole: conserve, biscotti, salse, condimenti, sughi, fritture, in alcuni casi anche pasta

I tamponi processati sono stati 216.511, salgono le terapie intensive (+8) e i ricoveri (+182)....

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