Pensando ad un carrello elevatore, è d’obbligo ragionare in termini di stabilità e sicurezza. Quanto possono fare le gomme rispetto alle performance di un carrello? Tanto, di sicuro. Sono le gomme, infatti, a rappresentare il primo contatto della macchina con le superfici di lavoro ed è attraverso di esse che ogni forza viene scaricata sul terreno. Inoltre, le gomme rappresentano gli unici elementi del carrello elevatore capaci di svolgere una funzione ammortizzante. Ma quali sono le tipologie di gomme e in base a cosa è bene sceglierne una piuttosto che l’altra? Con Unicar-Yale, in collaborazione col suo partner Trelleborg, produttore di pneumatici e cerchi per carrelli elevatori, abbiamo cercato di analizzare fattori quali resistenza, elasticità, portata ed anche il comfort, per capire come effettuare la scelta migliore.
Le gomme per carrello si differenziano in: ruote pneumatiche, superelastiche, gomma piena o cushion o poliuretano. Ruote pneumatiche In genere sui carrelli elevatori si utilizzano pneumatici ad alta tensione con diversi strati di tele, capaci di assicurarne una grande resistenza. Garantiscono comfort per l’operatore e portate elevate. Hanno una stabilità ridotta rispetto alle superelastiche e riducono la portata del carrello ad altezze elevate di sollevamento. Inoltre, se utilizzate a velocità elevate o sovraccaricate, si deteriorano rapidamente. Ruote superelastiche Circa il 90% dei carrelli frontali presenti sul mercato utilizza questo genere di ruote. Realizzate in gomma dura rinforzata da corde di acciaio sono dotate di cuscino (dall’alta elasticità) in grado di attutire i colpi e ammortizzare. Le superfici compatte consentono al carrello che monta queste ruote una stabilità molto elevata e portate maggiori rispetto alla tipologia precedente. Sono sicure e non hanno bisogno di manutenzione perché non sono soggette a forature.
Ruote in gomma piena o cushion Realizzate con gomma molto dura, hanno una portata piuttosto elevata e per questo si rendono ideali per i carrelli che devono sollevare grandi carichi ad altezze elevate. Grazie all’estrema durezza, assicurano una oscillazione molto ridotta e quindi maggiore stabilità, soprattutto in quota. Inoltre, la gommatura speciale cushion permette di impiegare i carrelli nelle applicazioni più impegnati garantendo grande sicurezza e richiedendo poca manutenzione.
Le gomme ed il loro conseguente utilizzo vanno analizzati sulla base di tre criteri: portata, resistenza al rotolamento e comfort. Gomme che strizzano l’occhio al comfort hanno portata inferiore, mentre le gomme dure, più rigide, sono ideali per i carichi pesanti.
La portata massima di una gomma indica il limite di carico per cui è stata realizzata, mentre il comfort fa riferimento all’elasticità delle gomme, ovvero alla capacità di assorbire e attutire gli urti, regalando una migliore esperienza di guida all’operatore.
Le gomme pneumatiche sono più elastiche, mentre le superelastiche lo sono un buon 30% in meno. Percentuale che scende al (-70%) per le gomme piene e del 90% per quelle in poliuretano.
E’ chiaro che gomme meno elastiche trasmettono una maggiore pressione al suolo, mentre la maggiore elasticità di una gomma ne aumenta il comfort assorbendo le sconnessioni del terreno ma ne accelera l’usura oltre a comportare una minore stabilità del carrello.
Quanto alla resistenza al rotolamento, ovvero a quanta energia si disperde, questo fattore è strettamente connesso anche al materiale di costruzione. Ed è anche un criterio che influisce sul consumo energetico dei carrelli. Aumenta se aumenta il carico, se si utilizza in terreni irregolari.
Al fine di garantire la sicurezza dei carrelli elevatori e la loro produttività è fondamentale curare anche la manutenzione delle ruote. Il check periodico è necessario a verificare le condizioni di utilizzo.
Le gomme infatti subiscono sollecitazioni anche dovute a percorsi fissi ripetitivi che possono usare più velocemente le ruote in alcune parti piuttosto che in altre. Le superelastiche devono essere sostituite prima di raggiungere il livello massimo di usura che è indicata sul lato della gomma da un linea. La sostituzione è necessaria anche quando lo spessore della scolpitura del battistrada è inferiore a 1,6 millimetri.
Una regola che vale anche per le pneumatiche mentre per quelle in poliuretano vanno sostituite se appaiono irregolari o deteriorate e ciò ne comporta il malfunzionamento del carrello elevatore.
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