Le ferrovie spagnole investiranno nove miliardi di euro per potenziare ed estendere i corridoi europei Mediterraneo e Adriatico, spina dorsale nei collegamenti tra la Penisola iberica e il resto dell’Europa. Metterà in rete porti, terminal e poli industriali.
Hupac potenzia il trasporto intermodale tra Italia e Polonia attivando un treno navetta tra il suo terminal di Pordenone e quello Pkp Cargo Connect di Gliwice, con una frequenza di tre viaggi la settimana.
Wirail, una start-up nata da un incubatore del Politecnico di Torino propone una soluzione innovativa per digitalizzare il trasporto ferroviario delle merci.
A ottobre 2022 la compagnia ferroviaria pugliese Gts avvierà un treno intermodale da Bari al porto Belga di Zeebrugge, che percorrerà duemila chilometri in 48 ore.
Il 7 ottobre Hupac aumenterà la frequenza del collegamento ferroviario intermodale tra Novara e Pomezia da due a tre viaggi la settimana. La nuova partenza avverrà il venerdì da Novara e il sabato da Pomezia.
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La Cina prova a battere tutti i record anche nel campo dei trasporti. L'ultimo esempio è rappresentato dal prototipo di una nuova locomotiva elettrica destinata alla trazione dei treni merci e pronta a stravincere qualunque confronto con quanto offre attualmente il mercato. La nuova macchina si chiama Shen-24 ed è stata sviluppata congiuntamente da Crrc Zhuzhou Locomotive, di fatto il principale costruttore mondiale di mezzi di trazione di proprietà statale insieme a China Energy Investment Corporation, una società mineraria ed energetica anch'essa di proprietà statale.
La Shen-24, in base a quanto si apprende, sviluppa una potenza di 28800 kilowatt e una forza di trazione di 2280 kilonewton. Per fare un confronto una Siemens Vectron ha una potenza oraria di 6400 kW (con 300 kN), mentre un esemplare della famiglia Traxx di Bombardier va da 4200 a 6400 kW. Imponente anche l'aspetto estetico in quanto la locomotiva risulta composta da sei sezioni per una lunghezza complessiva che supera i cento metri.
Ma è sul fronte delle prestazioni che non ha eguali: una singola unità è in grado di trainare un treno merci da 10mila tonnellate su una rampa del 12 per mille con una velocità massima di 120 chilometri orari. Oltre a essere molto potente, Shen-24 è stata sviluppata secondo i più moderni criteri dal punto di vista dei consumi energetici e della digitalizzazione. Un mezzo con queste caratteristiche non può non essere impiegato dove può esprimere il meglio di sé, vale a dire con i lunghi e pesanti treni merci tipici dei trasporti minerari. È destinata infatti a percorrere la linea ferroviaria tra Shenmu e Shuozhou nelle province ricche di carbone di Shaanxi e Shanxi nel cuore della Cina.
Occorre puntualizzare che treni minerari da 4000 e fino a 8000 tonnellate, benché eccezionali in Europa, sono la norma in Paesi come il Sudafrica, così come in Australia o nel continente americano, ma la differenza sostanziale sta nel fatto che trasporti merci così eccezionali richiedono sempre trazioni multiple, anche fino a cinque pesanti locomotori diesel nelle linee americane di norma non elettrificate. In questo caso invece la forza di trazione è condensata in un'unica macchina. Indispensabile l'impiego di carri minerari dotati di spartani ma robusti ganci semi-automatici per evitare la rottura degli accoppiatori.
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