Trani, bentornati al Monastero di Colonna - La Gazzetta del Mezzogiorno

2022-10-10 00:52:39 By : Ms. andrea chen

TRANI - «Aprirlo così è veramente emozionante, ma la vera scommessa sarà tenerlo sempre aperto». Così il sindaco, Amedeo Bottaro, accompagnando il designer di gioielli Giovanni Raspini fra le teche della sua esposizione lungo il chiostro del Monastero di Colonna. Il bene è stato finalmente riaperto e doppiamente illuminato dalle sue luci e dei riflessi delle creazioni che rimarranno in mostra fino al prossimo 30 settembre, con orario continuato, dalle 10 alle 19. L’evento è a carattere persino internazionale e Raspini ci ha messo tanto del suo per contribuire alla riapertura anticipata del monastero, chiuso da oltre dieci anni. Quello che più ha colpito è che è stato proprio il maestro orafo e dirsi «onorato di essere ospitato in questo posto meraviglioso, che sembra fatto su misura per le nostre creazioni».

La data da portare a memoria è quella del 23 settembre 2022, ore 19:30, quando si sono riaperti i battenti di quel Monastero di Colonna rimasto chiuso quattro anni, per restauro, ed altri sei anni per successivi adeguamenti. Si è proceduto soprattutto con continue riparazioni, fra infiltrazioni, cadute di calcinacci e impianti bloccati. I lavori conclusivi non sono ancora terminati, ma almeno non hanno impedito di girare la chiave del cancello d’ingresso e rimettere il pubblico nella condizione di ritrovare un bene che tanti avevano persino dimenticato come fosse dentro, proprio in considerazione del tempo trascorso. Tre quarti del chiostro sono occupati dalle teche che custodiscono i gioielli, ma per l’occasione si è anche saliti al primo piano calpestando il camminamento superiore al chiostro e facendo qualche capatina all’interno fra i locali rimessi a nuovo. Adesso si resta nell’attesa che terminino i lavori e, nel frattempo, il concessionario firmi il contratto con il Comune, riceva le chiavi e ne faccia il previsto museo archeologico con tutti i servizi annessi per renderlo un altro volano turistico di cui la città ha fortemente bisogno.

«Questo è l’inizio di una nuova era per questo posto e per questa città - riprende Bottaro -, perché diventerà sempre più un grandissimo contenitore culturale. La mostra ci ha aiutato tanto ad accelerare questo iter, e non posso che ringraziare Giovanni Raspini, Cristoforo Termine e tutta l’organizzazione per come si sono prodigati nel rendere fruibile questo luogo in così breve tempo». Ma poi c’è stata anche la collaborazione politica bipartisan. Ad intercettare Raspini è stato il capogruppo di Forza Italia, Pasquale De Toma, e ne è nata una sinergia maggioranza-minoranza di cui da tempo si erano perse le tracce. «Questa volta ho trovato in un consigliere di opposizione come Pasquale Di Toma un ottimo aiuto - ha ammesso Bottaro -, e devo dire che ha lavorato a fianco del sottoscritto per cercare di accelerare tutte le pratiche amministrative e le problematiche all’interno di una struttura che era stata chiusa per tanti anni. È un modello amministrativo che andrebbe replicato, con lui o anche altri». «Questa volta posso dire che è stato fatto gioco di squadra - commenta a sua volta De Toma -. A Cristoforo Termine e Cecilia Bizzarri va il merito di avere portato a Trani questa mostra che finora si è fatta solo a Milano e Roma, io mi sono adoperato con il dirigente (Luigi Puzziferri, ndr), che ringrazio insieme con l’amministrazione per avere portato a questo grosso risultato. Ciascuno, al di là dei ruoli, ha fatto gioco di squadra ed il risultato è sotto gli occhi di tutti».

Quanto alle prospettiva e breve, media e lunga scadenza, «c’è ancora qualche dettaglio di impiantistica da mettere a punto - fa sapere l’assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Ferrante - ma il tutto verrà sicuramente risolto entro fra i 30 ed i 60 giorni. Dopo di che la struttura sarà affidata al gestore, che avrà il compito di rilanciarne le attività e coordinarle. Noi siamo convinti del fatto che, restituendo questo patrimonio bellissimo alla collettività, sarà fruito in maniera continuativa nel tempo in questo luogo bellissimo che già così riporta alla memoria tanti bellissimi ricordi».

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